Hexodus / Evacuation

La vita sul nostro pianeta è arrivata agli atti finali, ed è quindi tempo di migrare, o meglio evacuare la popolazione prima che il Sole la bruci. Ma non sarà un semplice trasporto di popolazione, quello che è necessario fare per garantire una nuova rinascita in un nuovo pianeta sono fabbriche di energia, acciaierie e impianti alimentari. Senza però dimenticarsi che si lavora meglio quando ci si può anche dedicare a qualche svago, come andare a correre su dei go-kart volanti o assistere a qualche partita sportiva.

Evacuation (Hexodus nell’edizione italiana) presenta due modalità di gioco, una con un sistema di corsa, dove a stabilire la fine della partita sarà chi per primo porterà sopra una determinata soglia la produzioni di risorse e avrà costruito almeno tre attrazioni di svago. E a vincere sarà chi avrà sì soddisfatto quanto più queste condizioni ma anche non avrà lasciato troppe fabbriche e lavoratori sul pianeta madre. L’altra modalità invece è la classica a punti vittoria.

La partita consta al massimo di quattro round, detti anni, scanditi da diverse fasi di gioco. Dopo una iniziale di produzione risorse si passa alla fase Azioni dove, a turno, ogni partecipante giocherà una carta e svolgerà un certo numero di azioni, tenendo conto che man mano che si va avanti il costo di energia per poter giocare salirà sempre di più. Le altre fasi sono il trasporto e l’evacuazione dal pianeta madre utilizzando delle astronavi precedentemente acquistate, la gestione di due satelliti e l’eventuale bonus di fine round. Man mano che il nuovo pianeta sarà colonizzato più diventerà importante gestire la duplice situazione: da un lato un pianeta morente dove ciò che rimane è quasi più dannoso che produttivo, dall’altro un mondo nascente dove installare quante più unità di produzione.

Gioco da uno a quattro giocatori, con modalità solitaria inclusa, dall’autore dei recenti Woodcraft, Messina 1347.