The Shadow Planet: The Board Game
The Shadow Planet: The Board Game, è un gioco a ruoli nascosti con elementi di deckbuilding condiviso di Giacomo e Gianluca Santopietro, per 3-5 giocatori, ispirato all’opera omonima dei Blasteroid Bros.
Il tabellone rappresenta il pianeta Ombra Gliese 667 diviso in quattro zone principali: La Melita, la E-Rico, le Hills e la Cave. Ognuna di queste zone è caratterizzata da un relativo mazzo di carte azione e da sottosezioni per accedere ad azioni speciali. Le varie zone sono collegate, ma con costi in punti movimento diversi da zona a zona. Sono presenti anche tre rondelle come indicatori per Countdown, Threat e il Repair della navetta, che vengono settati in base al numero dei partecipanti.
A ogni giocatore viene data una carta obiettivo, che indicherà anche a quale team apparterrà: il primo composto da 1 a 3 astronauti che cercheranno di riparare la navetta e sopravvivere alle minacce del pianeta Ombra, quello dell’Alieno mutaforma che dovrà sì riuscire a scappare insieme agli astronauti, ma anche prepararsi nell’ombra per sopraffare la ciurma, e quello del Guardiano, colui che ha subito gli orrori del pianeta e cercherà di impedire la partenza di chiunque per non diffondere gli orrori di Gliese 667 nello spazio.
Ogni round di gioco è diviso nelle seguenti tre macrofasi.
Control Phase – A partire dal primo giocatore si fa un draft per assumere il controllo dei personaggi. Una volta che tutti i giocatori hanno selezionato un pg, si rivelano i personaggi scelti e ogni giocatore prende un gettone del personaggio relativo e il relativo mazzo azione insieme alla carta abilità del personaggio scelto.
Operation Phase – L’ordine di turno è fisso e stabilito dai personaggi: il primo ad agire è il giocatore che ha selezionato il capitano Jenna Scott e a seguire gli altri personaggi fino al giocatore che ha selezionato il robot. Prima di selezionare qualsiasi carta azione il personaggio deve utilizzare la sua abilità o agire in base all’abilità automatica qualora il personaggio non fosse scelto da nessuno. Risolta l’abilità, il giocatore giocherà e risolverà carte dalla mano in base a un preciso ordine: carte Move, per pagare gli spostamenti tra le macroaree o per entrare nelle sottosezioni (tranne quelle che già ha attivato in precedenza), carte Search per cercare all’interno dei deck delle location, carte Get per pescare dal mazzo della location dove presenti (è comunque obbligatorio sempre pescare minimo 1 carta anche senza giocare carte Get), carte Repair e infine carte Attack. Giocate tutte le carte, il giocatore può decidere di usare la location dove è presente il suo personaggio mostrando il set di icone relative tra le carte ancora in mano (quindi non giocate per le azioni). Se usata, piazza un gettone del personaggio relativo che non potrà più entrare nella sezione relativa.
Messages Phase – Ogni giocatore riprende in mano tutte le carte del personaggio e ne scarta una coperta in un apposito mazzo di scarto, stessa cosa fanno i personaggi gestiti dall’automa non selezionati. Da questo mazzo di scarto, di cui fanno parte anche 6 carte da setup, si pescano 6 carte e si dividono per tipologie. Queste carte andranno a influenzare le rondelle nella seguente maniera:
Tracciato Threat – si confrontano il numero di carte Get e Attack, con un maggior numero di carte Get la minaccia aliena avanza del differenziale altrimenti decresce;
Tracciato Repair – si confrontano il numero di carte Attack e Repair, con un maggior numero di carte Repair la riparazione della navetta avanza del differenziale altrimenti decresce;
Tracciato Countdown – si confrontano il numero di carte Move e Search, con un maggior numero di carte Move il tempo passa del differenziale altrimenti decresce, successivamente fa uno scatto.
Risolte le tre fasi, si passa al round successivo strutturato alla medesima maniera fino a quando una delle condizioni di vittoria non vengono triggerate.
La partita termina infatti se la Threat raggiunge il valore 8, se il Repair o il countdown raggiungono lo 0. Quando una delle tre condizioni si verifica, si procede con la rivelazione dei ruoli e con una sottofase di assegnazione giocatore-personaggio: a partire dal giocatore Alieno, seguito dai tre astronauti e infine il Guardiano, ad ogni giocatore verrà assegnato il personaggio di cui avrà accumulato meno token durante la partita, consegnandogli il mazzo di carte relativo. In base al trigger di fine partita si avrà:
Threat a 8 – vince il Guardiano, riuscendo a non far partire nessuno dal pianeta.
Repair a 0 – la navicella riparte ma tra gli astronauti si annida ancora l’Alieno il quale cercherà di sopraffare la ciurma. Il giocatore Alieno aggiusta il tracciato Threat in base alla differenza tra carte Get e carte Attack del deck del personaggio assegnato, gli Astronauti devono quindi mostrare un numero di carte Attack dai deck dei propri personaggi almeno uguale al valore del tracciato, così facendo avranno sconfitto l’Alieno, altrimenti sarà quest’ultimo ad avere meglio sull’equipaggio e vincere.
Countdown a 0 – il tempo è agli sgoccioli, gli Astronauti devono tentare una riparazione di fortuna prima che sia troppo tardi mostrando dai deck dei loro personaggi tante carte Repair sufficienti alla partenza della Melita. Qualora non riuscissero in questo gesto disperato vincerebbe il Guardiano, altrimenti si passerebbe ad un check simile a quello visto nello step precedente.
The Shadow Planet unisce una particolare struttura a ruoli nascosti con un meccanismo alla “heimlich&co” e un deckbuilding condiviso tra tutti i personaggi. Un titolo molto difficile da padroneggiare cui son necessarie varie partite con la stessa compagnia al tavolo per poter apprezzare tutto il suo potenziale
https://goblins.net/giochi/shadow-planet-board-game-70771
https://boardgamegeek.com/image/5019778/shadow-planet-board-game
Giacomo Santopietro, Gianluca Santopietro
Galakta, Sir Chester Cobblepot
3-5
90 minuti