Sabika

Al-Sabika è il nome di una collina, a Granada. Non una collina qualsiasi, bensì quella su cui la dinastia Nasrid edificò – o, come vedremo, fece edificare – l’Alhambra: una delle costruzioni più stupefacenti della storia.

In Sabika, ciascun giocatore interpreta uno dei nobili Nasrid, gestendo il lavoro di artigiani, commercianti e poetesse (perché l’Alhambra non è fatta di sola vile materia) al fine di dare un contributo significativo alla costruzione di palazzi, torri e giardini.

Per farlo, artigiani, commercianti e poetesse si muoveranno lungo un sistema di rappresentazione delle azioni composto da tre rondelle concentriche e comunicanti, ciascuno fornendo il proprio contributo in termini di materie prime, costruzioni, rotte commerciali e scrittura di poemi, la cui forza ispiratrice fornirà interessanti benefici alla casata di appartenenza.

Verranno scavate materie prime come argilla, legno, tessuti; generati beni lavorati, come vasellame o abiti; costruiti magazzini o edifici; scritti poemi, eterni o meno; aperte rotte commerciali con le principali città europee e maghrebine, che potranno consolidarsi in stabili postazioni di commercio in grado di aiutare nel pagamento dei tributi.

L’instancabile lavoro di artigiani, commercianti e poetesse si articola lungo cinque ere, alla fine delle quali viene stabilito chi ha avuto maggior successo nel guadagnare prestigio con la sua opera.