Oath: Chronicles of Empire and Exile è un gioco strategico a campagna legacy-like per 1-6 giocatori in cui si determina il corso della storia di un antico regno. In ogni partita uno dei giocatori impersona il Cancelliere, custode indiscusso del reame che guida il popolo con guanto di velluto o pugno di ferro. Gli altri giocatori impersonano i Cittadini che cospirano per succedere al Cancelliere oppure gli Esiliati che si adoperano per riprendere il trono con la forza o stabilire un nuovo paradigma dominante, qui chiamato giuramento, per l’intera società. Le conseguenze di ogni singola partita si ripercuotono su quelle successive cambiando fisicamente la forma del Regno, le carte, le risorse e le azioni disponibili sulla plancia di gioco e soprattutto cambiando il giuramento in essere.
Oath è un gioco che riguarda la storia, Oath parla di ciò che viene dimenticato, di coloro che restano indietro e di come il potere si muova di continuo da una parte della società all’altra. In ogni partita i giocatori guidano il destino della loro fazione perseguendo i loro interessi e influenzando tutto ciò che seguirà a livello di gioco e di narrativa emergente.
Ogni giocatore possiede una plancia personale che determina la sua fazione di riferimento, il suo ruolo nella partita attuale (Cancelliere, Cittadino o Esiliato), colore e forma della sua miniatura, punti azione da spendere nel turno, tableau personale per accumulare un certo numero di carte consigliere e infine il riassunto delle azioni di gioco. Il setup della mappa centrale, la posizione iniziale di ogni giocatore su di essa, il tipo di location disponibili, le truppe in dotazione, le carte già in gioco in ogni location e il giuramento in essere sono invece stabiliti da regole a inizio campagna e, per le sessioni successive, in maniera dinamica in base all’esito della partita precedente. Infatti al termine di ogni sessione colui che ha conquistato per primo un certo giuramento tra quelli in gioco, sarà incoronato nuovo Cancelliere per la partita seguente. Chi ha perso invece, in base a certe condizioni, partirà come Cittadino o Esiliato.
Gli obiettivi di ogni partita sono molteplici e riguardano un certo numero di giuramenti da conseguire in via definitiva a suon di punti azione e combattimenti. Dominio militare, religioso o popolare ad esempio. Ma questi giuramenti non sono mai prestabiliti, essi sono, a livello narrativo, il prodotto di un certo modo di vedere il futuro che verrà per la società tutta. Le minoranze possono sovvertire la maggioranza con la forza bruta o cambiando il modo di pensare del popolo in modo da rendere obsoleta e inutile la politica di chi regna oggi. Queste visioni, sotto forma di carte in gioco, vengono pescate, filtrate e selezionate dai giocatori, celate, rivelate al momento giusto e infine realizzate in base a certe condizioni, condizioni che cambiano dall’una all’altra.
Ogni turno il giocatore ha a disposizione un certo numero di punti azione da spendere per cercare visioni o pescare nuove carte da mettere sul tableau condiviso nella mappa centrale o nel suo tableau personale, può raccogliere truppe per radunare un esercito sempre più numeroso, può spendere le due valute di gioco, monete o segreti, per usufruire dei servigi di sei gilde diverse: Ordine, Bestie, Arcano, Discordia, Nomadi e Cuore. Ognuna di esse può concedere favori incredibili o abili consiglieri purché si riesca a foraggiarne le casse o la brama di conoscenza a dovere. Sempre coi punti azione il giocatore può reclamare una reliquia dalla location in cui si trova; le reliquie sono antichi artefatti molto potenti il cui accumulo può portare a conseguire uno dei giuramenti di fine partita. Coi punti azione i giocatori possono muoversi tra le varie location e per finire possono scendere in battaglia con il proprio esercito contro gli avversari. Il combattimento tra due eserciti si basa su un meccanismo asimmetrico di accumulo dadi e truppe tra chi difende e chi attacca.
Nel corso della partita il Bash the Leader sarà all’ordine del giorno e sarà richiesta una grande dose di diplomazia tra giocatori per evitare che il Cancelliere vinca nel più breve tempo possibile. La durata del gioco infatti è variabile: dopo i primi cinque round sarà un tiro di dado a stabilire la fine o meno della partita in corso.