Fall Of Lumen

Deck-building/tableau-building in cui da uno a quattro giocatori vengono catapultati nelle Outer Lands che, a seguito di anni di battaglie, sono governate dalla dittatura degli Eternals che dominano il mondo attraverso la città itinerante di Lumen. Di ritorno dall’esilio negli Inner Realms e alla guida di gruppi ribelli, essi dovranno liberare i Keepers per poi infliltrarli nelle gilde della città di Lumen al fine di rovesciare il regime.

Le carte rappresentano le fondamenta del gioco: i nostri eroi, muovendosi nelle Outer Lands, avranno l’opportunità di reclutare alleati e acquisire ornamenti, che andranno a costituire il proprio tableau, mentre miglioreranno le proprie abilità, impareranno nuovi incantesimi e costruiranno artefatti, aspetti che invece si traducono in un potenziamento del mazzo. Sfruttando entrambi questi motori e ricercando sinergie con le abilità del proprio leader e della propria fazione di ribelli, i giocatori dovranno focalizzarsi sull’unico vero obiettivo, in termini di punti vittoria, del gioco ovvero piazzare i propri agenti nella città di Lumen. Dovranno quindi, da un lato, rendere il più efficiente la liberazione dei Keepers, ad esempio scambiandoli con le guardie di Lumen prese in ostaggio nei vari territori o richiamandoli dagli Inner Realms attraverso squarci dimensionali. Dall’altro dovranno raccogliere le opportune risorse per aprire le porte delle gilde a questi nuovi agenti.

L’aspetto più interessante di questo titolo è come l’anima sand-box basata sulle infinite possibilità offerte ai giocatori rispetto alla costruzione di mazzo e tableau, che alla prima partita può disorientare, di fatto si traduca in una concatenazione di scelte oculate e combo attivate al momento giusto perché i punti si fanno in un unico modo e la corsa al piazzamento nella città di Lumen si scatenerà fin dal primo round.